Marc Anthony, il Re della Salsa

di Massimiliano Raso

Sono state scritte molte cose sul cantante portoricano Marc Anthony. Qualcuno ha detto che è meglio di Ricky Martin perchè riesce a unire la salsa e il pop, lo spagnolo e l’inglese in una miscela di contenuti ritmici davvero vincenti. Andrea Morandi, in un suo articolo sulla “Repubblica”, lo definisce addirittura: “il Re della Salsa…”. Anche la sua ormai ex moglie Jennifer Lopez ha sempre usato parole dolci: "...è una persona appassionata...e io lo amo". Artista a tutto tondo, attore di talento, da “Man on fire” di Tony Scott, a “Al di là della vita” di Martin Scorsese, a El Cantante del regista cubano Leon Ichaso, Marc Anthony è indubbiamente da considerarsi, se non il più grande cantante latinoamericano, tra i nomi eccellenti del genere pop latino e salsa a livello mondiale, con Mended (2002), del resto, vende più di 1.300.000 di copie.  “Camminando per le strade ascoltavo la musica di Rùben Blades arrivare da una finestra, le canzoni di Gloria Gaynor dall' altra parte della strada, i Doobie Brothers alla radio delle auto che passavano e quindi, in questa contaminazione di generi, ogni volta che ho cantato musica latina, ho sempre cercato di interpretarla con uno stile tutto mio”. Crescere nei quartieri di New York da genitori portoricani immigrati nella “Grande Mela”, può profondamente trasformare la vita di una persona; il contatto con la realtà della strada, gli permette di capire da subito cosa il destino avesse in serbo per lui: le sonorità afrolatinoamericane. Sin da piccolo, d'altronde, scrive e canta per altri musicisti, fino a collaborazioni che sfociano nella registrazione di lavori significativi come When the night is over del 1991, con la partecipazione di Tito Puente e Eddie Palmieri.  Per il cantante dell’Est Harlem c'è da annoverare successi che vanno da Otra nota del1993, Todo a su tiempo del 1995, Contra la corriente del 1997 fino al Grammy del 1999 come Best Tropical Latin Performance, Libre e Amar sin mentiras, l'album intitolato “3.0” registrato a Miami. La sua carriera di stella del pop latino, per diversi anni, ha avuto in Jennifer Lopez una sorta di musa ispiratrice di un intenso rapporto, per così dire, artistico-familiare. Con la Lopez, infatti, canta, ha un matrimonio e due figli, recita nel Film su Hector Lavoe, riceve dalle sue mani il premio quale personaggio dell'anno ai Latin Grammy 2016. Nata nelle strade dei barrios della Manhattan degli anni sessanta, la Salsa è una mescolanza di influenze ritmiche che gli immigrati latini trasferiscono a New York, d'ora in poi capitale della nascente nuova moda musicale. A ciò bisogna aggiungere, evidentemente, la bellezza della musica di cantanti quali Tito Puente o Celia Cruz, l'abilità nell'intuire il "prodotto" Salsa da parte della casa discografica Fania Records, un insieme di ingredienti culturali e folclorici che faranno esplodere il fenomeno in tutto il mondo. La Salsa arriva in Italia negli anni ottanta sull'onda emotiva delle nuove tendenze vacanziere, con i flussi migratori dei latini, nell'ottica di un radicale cambiamento del ballo che si avvertiva all'epoca. Pressocchè sconosciuta fino ad allora, laddove spadroneggiava il cosiddetto ballo da sala, il Tango, i balli di gruppo, con l'arrivo nel panorama musicale di Mark Anthony in Italia, il processo di diffusione della musica salsera su tutto il territorio nazionale si attua e perpetua ad un ritmo impresionante. Ed in effetti è possibile affermare, verosimilmente, come la musica di Marc Anthony in Italia abbia innescato una maggiore crescita in termini di attività commerciali legati alla Salsa, serate a tema che ne celebrano gli anni d'oro, complessivamente, Marc Anthony mette tutti d'accordo quando si parla di Salsa e, del resto, la sua voce accattivante, i suoi testi romantici, a volte troppo sdolcinati ma comunque molto ballabili, fanno innamorare gli italiani, ed inevitabilmente nascere non poche storie d'amore tra le coppie di ballo. 

Viaggi della Cultura